Notizie storiche
Secolo
XVI secolo d.c.
Frazione di secolo (inizio, prima metà, seconda metà...)
Seconda metà del XVI secolo d.c
Data (fondazione)
L’ 8 settembre 1708 fu celebrata la prima messa
Utilizzazioni
Attività (uso attuale)
Edificio di culto regolarmente aperto al pubblico
Uso storico
Edificio di culto
Storia
Il monte Gazzo iniziò ad essere luogo di culto, quando nel 1645 venne eretta una gigantesca croce, a cui venne affiancata 12 anni più tardi una statua di Nostra Signora della misericordia, eretta da un frate Cappuccino, del convento locale di S Martino, aiutato da alcuni confratelli e pellegrini, in occasione di un epidemia di peste. Nel 1660 iniziò la costruzione di una cappella,dove già fu eretta la statua della Madonna, allo scopo di conservare la statua e per celebrarvi la messa. La cappella poté essere eretta grazie ai lasciti e alle offerte di alcuni sestresi. La prima messa fu celebrata l’8 settembre 1708. Un primo ampliamento della cappella fu fatto nel 1757 in occasione del centenario dell’epidemia di peste. I lavori per il secondo ampliamento iniziarono nel 1850 e la chiesa da una sola navata passò ad averne tre. L’8 giugno 1873 fu inaugurato il rifacimento della statua della Madonna a cui lavorò lo scultore savonese Antonio Brilla, che venne restaurata da Luigi Venzano e ancora oggi si trova nel luogo d’origine. Nel 1973 la facciata della chiesa è demolita e ricostruita.
Struttura della chiesa
Esterni
Statua della madonna della Misericordia; facciata ddella Chiesa
La chiesa del Santuario sorge su piazzale dal quale si ha una stupenda vista della città. Il piazzale antistante alla chiesa è decorato con san pietrini bicolorati che danno vita all’immagine di un sole nel quale vi è l’iniziale del nome della Madonna. La chiesa ha una facciata a capanna con un unico portale, sopra il quale vi è una mensola che sorregge un ‘immagine in marmo della Madonna adorata dai pellegrini, scolpita a bassorilievo da G. Musso. Il campanile è impostato su una delle campate della navata sinistra ed stato terminato nel 1867, dopo trentatré anni dall’inizio della sua costruzione. Sopra il tetto della chiesa vi è una terrazza, dove è collocata la colossale Statua della Madonna, all’interno di una nicchia. Chi la vede per la prima volta la trova sproporzionata, ma la sua grandezza è dovuta al fatto che doveva essere ben visibile da lontano.
Interni
Lastre con incisa la storia del Santuario
la chiesa ha una pianta quadrangolare scandita in tre navate da quattro pilastri ,sui quali vi sono dei pannelli scolpiti dal Prof. Stelvio Pestelli. Sopra la porta di ingresso vi è un organo del 1848, che sostituisce quello del 1836. Nel presbiterio vi è un altare marmoreo del 1982 che sostituisce quello del 1851 e un leggio sorretto da un colonna su cui sono scolpiti i simboli dei quattro evangelisti. Dietro l’altare ci sono due putti che sorreggono il tabernacolo. Sopra esso ci sono tre nicchie: in quella centrale c’è la statua della Madonna e in quelle laterali ci sono i santi Carlo Borromeo e Gaetano da Thiene.Nelle navate laterali, illuminate da finestrelle a forma di mezza luna, come quelle che ci sono nella parte alta della facciata, ci sono due pannelli in pietra serena che illustrano la storia del santuario,scolpiti a bassorilievo dal prof Valdieri- Pestrelli, lo stesso che raffigura nella parte alta del presbiterio,la cena di Emmaus e nella volta della navata maggiore la Pentecoste. Inoltre nella navata sinistra vi è un quadro che per l’impostazione scenografica e i colori viene attribuito a Bartolomeo Guidobono.
L'organo e il quadro attribiuto a Bartolomeo Guidobono
Note
Il santuario era dotato di un ospizio per ospitare i pellegrini e di un’osteria per il loro ristoro. Annesso al santuario vi è un piccolo museo dove è possibile vedere un ritratto dell’imperatrice Sissi che ricorda la visita che fece al santuario nel 1893 e un quadro raffigurante il trionfo di Davide che il Prof. Orazio Ferrari attribuisce a Stefano Magnasco. Il santuario venne visitato anche dall’imperatore prussiano Guglielmo II, il quale nel 1909 a ricordo della sua visita del 1879 donò al Santuario, un crocifisso d’argento massiccio su ebano,ornato con cesellature d’argento e con i simboli dei quattro evangelisti.
Bibliografia
Lorenzo Tacchella - La chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista di Sestri Ponente e il Santuario del monte Gazzo
Pietro Rino Ravecca- Il santuario del monte Gazzo a Sestri Ponente